Gli autori inquadrano il tema della morte all'interno di una concezione del cosmo che non limita la realtà alla dimensione percepita dai sensi, ma rende omaggio ad una costituzione dell'essere umano più complessa e che ne fa un vero e proprio ponte fra il finito e l'infinito di cui è parte.
La comprensione della morte passa attraverso il superamento della paure che essa suscita ed a ciò contribuisce questo testo, scritto da due fra i maggiori autori delle letteratura teosofica della prima parte del Novecento.
Editore | Edizioni Teosofiche Italiane |
Anno Pubblicazione | 2013 |
Formato | Libro - Pagine: 104 - 12x17cm |
EAN13 | 9788888858463 |
Charles Webster Leadbeater è considerato il più grande chiaroveggente del XX secolo. Personaggio di spicco in ambito spirituale, fu guida del giovane J. Krishnamurti e di altri grandi pensatori tra cui A. Besant. Per anni Leadbeater ha desiderato spingersi oltre il limite sensoriale dello spazio e del tempo, per conoscere ciò che già è ma che noi possiamo solo descrivere come ciò che sarà, con i limiti della percezione del presente. Ha dedicato la sua vita allo studio di ciò che resta inspiegabile alla scienza e ai grandi misteri del cosmo.
Annie Besant è stata una figura di rilievo sia in campo spirituale che sociale: donna colta e brillante, ha lasciato insegnamenti di grande importanza e attualità.
Fu ispirata ed influenzata dagli ideali teosofici che affermano che la Verità è la religione più elevata.
La sua vita è stata così profondamente dedita alla ricerca della Verità che non permetteva che niente si frapponesse tra lei e il suo obiettivo e ha sempre vissuto la sua Ricerca con passione e perseveranza, libera dai condizionamenti.
Le qualità della dottoressa Besant le hanno permesso di conquistare il rispetto e la stima di menti eccezionali quali Jiddu Krishna-murti e Helena Blavatsky.