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Il testamento, etico e politico, di uno dei massimi pensatori del Novecento.

Questo libro postumo racchiude l'estremo pensiero di James Hillman. Non è solo la summa e l'ultimo approdo della riflessione sull'immagine, che fin dall'inizio sostanzia la sua idea di anima e tutta la sua psicologia. È anche il testamento, etico e politico, che uno dei massimi pensatori del Novecento ha voluto strenuamente concludere sul letto di morte, restando pensante sino alla soglia finale dell'intelletto, dell'introspezione, della biologia stessa. Vi ha depositato l'ultima immagine, appunto, di sé e del suo sistema psicologico e filosofico. Fin dal pensiero del suo maestro Jung – ma anche del platonismo antico e rinascimentale o dell'islam sufi di Corbin ‒ l'immagine è la materia di cui è fatta l'anima individuale. È allora proprio curando il nostro modo di guardare un'immagine che Hillman ci consegna una nuova terapia dei mali che oggi sempre più affliggono l'anima collettiva. Una via verde, immanente alla psiche, per salvare la Terra dalla catastrofe ecologica. Un ritorno alla "Grecia psichica", al suo principio di laicità, di "inappartenenza", di tolleranza, contro ogni fondamentalismo. Una riscoperta del "genio femminile", l'importanza del nuovo e antico potere della donna, del suo ruolo nella composizione dei conflitti psichici, e quindi politici, dinanzi alla "caduta" della civiltà occidentale e alla crisi endemica delle sue economie. È nel settembre 2008, lo stesso mese e anno del crollo di Wall Street, che si svolge il "primo tempo" di questo dialogo con Silvia Ronchey, ispirato dalle immagini dei mosaici di Ravenna. Il suo "secondo tempo", consumato in punto di morte nell'ottobre 2011, esattamente dieci anni fa, affida all'umanità del terzo millennio un insegnamento reso con la tenacia e la determinazione di un moderno Socrate, a testimoniare quella verità che si scorge ed esprime solo imparando a fermare lo sguardo, per cercare dentro ogni immagine l'ultima immagine.

Autore:

James Hillman, Silvia Ronchey

Editore:

Rizzoli

Anno edizione:

2021

Pagine:

264 p., Rilegato

EAN:

9788817158893

 

James Hillman

La sua attività pubblica abbraccia un periodo di trentacinque anni, dal 1960 al 1995. Dal 1952 al 1953 ha vissuto in India. Poi a Zurigo, divenendo allievo di Jung.  Subito dopo la laurea al Trinity College di Dublino, aveva iniziato a portare avanti terapie di impronta junghiana già nel 1959, quando è stato nominato Director of Studies del C. G. Jung Institute, dove è rimasto sino al 1969, quando abbandona per una profonda crisi che gli fa rivedere interamente il modo di fare terapia. Nel frattempo nel 1960 aveva pubblicato a Londra il suo primo best-seller scientifico "Emotion: a comprehensive phenomenology of Theories and Their Meanings for Therapy". Nel 1970, diventato direttore delle Spring Pubblications ha lanciato una nuova scuola di indirizzo junghiano sulla cultura e l’immaginazione, applicando le conclusioni tratte dalle analisi individuali a processi di senso collettivo. Il movimento fondato da Hillman, la psicologia archetipa, sta ottenendo un successo enorme e sembra destinato a innovare profondamente la tradizione junghiana. Nel 1978 torna in America trasportando la sua Mitteleuropa, il suo culto degli dei e della tradizione greca nella texana Dallas, avanguardia della più sintomatica modernità. Dopo la pubblicazione di "Il codice dell’anima" Hillman ha raggiunto un pubblico molto ampio conoscendo grande fortuna critica e di pubblico.
Tra le sue pubblicazioni in lingua italiana, oltre al già citato "Il codice dell'anima", ricordiamo almeno "Anima. Anatomia di una nozione personificata", "Puer aeternus", "Fuochi blu", "Il mito dell'analisi", "Re-visione della psicologia"
Nel 2013 è uscito postumo per i tipi Adelphi "Psicologia alchemica".

 

Silvia Ronchey

È una storica bizantinista figlia della scrittrice Vittoria Aliberti e di Alberto Ronchey, giornalista, scrittore ed ex-ministro dei Beni Culturali. 
Dopo la laurea lavora a Patmos, Alessandria d'Egitto, Parigi e Washington, dove inizia la collaborazione con uno dei massimi bizantinisti del Novecento, Aleksandr Petrovic Každan.
Ha insegnato all'Università di Siena e all'Università Roma Tre, come docente di filologia classica e tardoantica e di civiltà bizantina.
Scrive sui giornali italiani dal 1989, collaborando regolarmente con «La Stampa» e il suo supplemento culturale «Tuttolibri».
È stata autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici e ha realizzato interviste a testimoni del secolo quali Ernst Jünger, Claude Lévi-Strauss, Elémire Zolla, Jean-Pierre Vernant, James Hillman.
Oltre ai numerosi saggi specialistici in pubblicazioni scientifiche, ha scritto saggi di ampia diffusione, tradotti in più lingue, come L’enigma di Piero (Rizzoli), Il guscio della tartaruga (Nottetempo 2009), Il romanzo di Costantinopoli (con Tommaso Braccini, Einaudi 2010), Ipazia. La vera storia (Rizzoli), Storia di Barlaam e Ioasaf. La vita bizantina del Buddha (Einaudi 2012) e La cattedrale sommersa (Rizzoli 2017). 

L'ULTIMA IMMAGINE. James Hillman, Silvia Ronchey

€ 19,00Prezzo
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