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Questo testo Tara Rosa Eleonora Percesepe analizza la Dea Madre nella tradizione indo-tibetana, Dea che ha qualità trasversali alle Dee Madri di tutte le culture del nostro pianeta. Ne approfondisce la storia, l’iconografia, gli aspetti materni, distruttivi e salvifici.

Ogni volta che credi di non possedere qualche qualità che invece ammiri negli altri, ogni volta che vuoi distruggere parti di te pensando non servano a nulla, in realtà puoi scoprire che ogni singola parte di te può essere indirizzata e utilizzata per divenire la persona che aspiri ad essere.

"Come unire la femminilità e l’energia creatrice che sento viva dentro di me con un percorso di evoluzione interiore? Come integrare gli aspetti più scomodi e distruttivi del mio carattere, trasformandoli in punti di forza?"

La natura stessa e le stagioni ci insegnano come vita e morte vadano profondamente a braccetto. Non può esistere l’estate senza l’inverno o senza la stagione delle piogge. Così come non può esistere maturità spirituale senza aver integrato tutti quegli aspetti del tuo carattere che fingi di non vedere.

Spesso, infatti, cerchi di non ascoltarti quando ciò che senti è scomodo, di creare una buona immagine di te per ritagliarti il tuo angolino nel mondo... ma il mondo è stato cambiato dai buoni o dai ribelli? O forse i buoni possono anche essere ribelli?

Le culture ancestrali hanno da sempre associato la Dea Madre alla forza creatrice e nello stesso tempo distruttrice presente in natura. La distruzione, infatti, non viene considerata negativa, è anzi alla base e un tutt’uno con la futura creazione.

La doppia natura femminile, madre amorevole e forza distruttrice al tempo stesso, viene rappresentata senza celare nessun aspetto. Tale raffigurazione delle caratteristiche femminili nel suo complesso, conferisce una visione più completa di ciò che è realmente la donna riguardo alle sue qualità interiori.

Gli aspetti irati, almeno nell’ambito sacro, non sono mai negativi, ma rappresentano la forza femminile che combatte e annienta le avversità, sicura del proprio potenziale, talmente forte da dominare e liberare il mondo. Questa immagine è necessaria, soprattutto in determinati periodi della vita, quando il nostro femminile è ancora troppo debole, non conscio del potere che risiede in sé stesso.

 

Tara Rosa Eleonora Percesepe ha una laurea Magistrale in Lingue e Culture per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale (Università degli Studi di Milano). Ha approfondito le culture antiche del Sud America e dell’India, trovando una grande sintesi di tutta la sua ricerca interreligiosa nelle pratiche del Buddismo tibetano e nello Yoga Integrale di Śrī Aurobindo e Mère, argomenti su cui ha scritto le sue due tesi di laurea. Da anni creatrice di eventi e progetti che si occupano di tematiche di pace.

TARA - Il Femminile nella Tradizione Buddhista Indo-Tibetana

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